Lo studio si basa sui dati di 900'000 adulti esaminati in 57 studi prospettivi e rileva che la minima mortalità si trova tra un BMI tra 21 ... 28 kg/m2 (media 25). La mortalità aumenta rapidamente in BMI inferiori a 19 e aumenta in BMI superiori a 30.
Dai dati dello studio ho dedotto una funzione che mette in relazione la "perdita di vita in anni" con l'indice di massa corporea. Il paragone di questi dati con i pareri sociali, politici e sanitocratici (per non parlare dei salutistici) presuppone diversi interorrogativi:
- perché viene propagato un "BMI ideale" di 20 invece di 25 (che dimostra la minima mortalità media)?
- un BMI di 19 e di 30 dimostrano lo stesso rischio di morte. Perché i medici dichiarano 30 ad alto rischio e chiamano "obeso" un paziente, mentre non dichiarano 19 ad alto rischio e non chiamano il paziente "sottopeso"?
- che senso ha l'isteria pubblica contro l'obesità, mentre il rischio maggiore di sottopeso è ignorato?
- un BMI di 17 corrisponde a livello di "rischio di morte" a un BMI di 37 che corrisponde a sette anni di vita in meno. Perché non si dice a una giovane "sottopeso" che corre lo stesso rischio di un fumatore abituale (che perde anche ca. 7 anni di vita)?
- perché si terrorizzano socialmente delle persone adulte e vaccinate con vaghi (non quantificati) rischi invece di fornire dei parametri utilizzabili per una decisione razionale?
Fonte: Prospective Studies Collaboration: Body mass index … mortality … 900'000 adults … 57 prospective studies; Lancet 2009 373: 1083-96
*BMI = Peso corporeo kg / Altezza corporea m * Altezza corporea m. Esempio: peso 80 kg, altezza 1.78 m => 80 / 1.78*1.78 = 80 / 3.17 = BMI = 25 kg/m2
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