martedì, novembre 23, 2004

Epatite C


Oggi ero contento. Ho ricevuto gli ultimi dati degli enzimi epatici di un mio cliente 47-enne. Soffre da tanto di un'epatite C.
Inizio settembre, suo medico ha constatato un rialzo preoccupante degli enzimi epatici (g-GT, ASAT e ALAT). Proponeva una cura di INTERFERONE per un anno.
Aveva paura il cliente degli effetti collaterali (ca. come un'influenza prolungatissima). Sua moglie mi chiese, se non c'era un rimedio naturopatico.
L'ho proposto un fitorimedio magistrale (a ricettazione individuale e a preparzione manuale) per rigenerare il fegato: da prova per un mese per esaminare se "attacca". Bianca l'ha preparato e il cliente diligentemente ingerito la "schiffezza".
Oggi ho ricevuto i risultati: Le cifre parlano da soli: i valori si sono grossolanamente dimezzati. Sono ancora alti, ma non più preoccupanti.
Speriamo tutti che il miglioramento tenga e avanzi nei prossimi mesi. Almeno si ha rigenerato parecchio il fegato nelle ultime settimane. Fra un mese si controllerà ancora.
Peter
pforster@nikko.ch

P.S.
Chi desidera dettagli consulti la pagina:
Esempio cura di epatite C

sabato, novembre 20, 2004

Guaritore o Terapista complementare?

Oggi ho ricevuto posta dell'ufficio di Sanità, Sig. Minotti. Mi conferma che posso praticare come guaritore conformemente al nuovo articolo 63 della Legge sanitaria Ticinese. Forse interessa a qualcuno la pratica, perchè al momento si sentono le più astruse teorie malgrado la Legge è molto chiaro.

Secondo le nuove disposizioni ci sono due professioni nel nostro ramo:
* Guaritori
* Terapisti complementari

I Guaritori non hanno bisogno di nessun requisito professionale formale e non possono emettere fatture (contributo volontario come le puttane)

I Terapisti complementari devono fare un'esame Cantonale

Non centrano le Casse malati, perché loro hanno proprie norme per i loro contributi complementari. Contributi obbligatori non sono previsti dalla legge per la nostra categoria.


In base a una circolare dell'ufficio di Sanità del 2 novembre ho scritto un paio di righe:
"Conferma di attività quale guaritore
Egregio Signor Minotti,
Grazie per la Sua circolare informativa del 2 novembre 2004.
…………………
Per il futuro intendo a proseguire la mia attività quale guaritore (non come terapista complementare).
……… "

La risposta del 12 novembre era:
" ……… pratica l'attività quale guaritore ………
ed effetua le seguenti prestazioni:
Naturoterapeuta (NVS) ………"

Può essere anche semplice e sbrigativa la faccenda.
Peter

sabato, novembre 06, 2004

Ulcus cruris (gambe aperte)

Un mese fa avevo una cliente con le "gambe aperte" (ulcus cruris), curate dal medico e in ospedale. Ma la ferita peggiorava. Le ho lavato la ferita con una garza imbevuta di decotto di camomilla (l'avevo in termos per berlo), ho poi messo qualche goccia di olio eterico di lavanda e coprivo tutto con pommata di zinco. Come lo faceva mia nonna. Istruivo la Signora, che se lo doveva fare giornalmente la procedura.

Si interessava della pommata, e perché avevo solo poco in giro, ne ho fatto un vasettino:
* mescolando nel mortaio 10 ml (due cucchiai da tè) di olio di Jojoba con ca. 10 gr (2 c.t.) di polvere di zinco finche era una bella pappa
* aggiungendo poi ca. 20 gr (4 c.t.) di vaselina, mescolando diventava un bell'unguento.
* alla fine aggiungevo un pò di olio eterico di Lavanda (20 gocce) come me lo aveva insegnato mia nonna levatrice.

La Signora mi chiedeva di scriverla la ricetta, che se lo poteva fare da sola. Eccola:

Rp. Ung. Zinci
Ol. Jojobae 10 (anche Nigellae, Ulivae, ...)
Zinci oxid.crudi 10
Vaselina alba 20 (anche EUTRA, altri paraffinici)
Aeth.Lavandulae gtt. XX

m.f. Ung. D.
S. spalmare sulla ferita dopo averla lavata con Decoct. Chamomillae e aver applicato qualche goccia di Aeth. Lavandulae pura.

Oggi si è presentata (dopo un mese) con la gamba che sta per guarire. Si aveva fatto la spesa degli ingredienti dal farmacista e dall'erborista (camomilla, olio di lavanda). Pagava meno della pommata finita. Era fiera del risparmio. E che una pommata alla casalinga aiutava di più di tutte le cure mediche.

Una vera adetta alla medicina popolare "fattelo da te". Ci dimentichiamo spesso, che bisogna solo farlo vedere. E che l'effetto di autogestione per persone abituate di sbrigarsi da solo delle loro facende è curativo.