lunedì, giugno 26, 2006

Storta al piede (distorsione)

DistorsioneUna mia amica mi scrive per un'automedicazione! Molto brava.

Cara Bianca,
ieri camminando con delle ciabatte, ho preso una storta al piede sinistro, dal male che ho sentito ho pensato di aver rotto qualcosa, il dolore era forte sul lato esterno a metà del piede e non potevo muovere le dita.

Arrivata a casa ho messo subito il ghiaccio, poi ho cercato nella mia farmacia il rimedio con l'arnica (Tinct. Arnicae), ho fatto delle compresse, poi ho spalmato il piede con la "magica crema" (alla Consolida) e l'ho bendato. Ti ho chiamata e sono stata contenta quando mi hai confermato che quanto ho fatto era giusto. Ho tenuto tutta la notte il piede fasciato e oggi va molto meglio, dove il dolore persiste, sta diventando blu.

Grazie ancora Bianca per i RIMEDI e per la CONSULENZA. Un abbraccio! Flavia
Ps....dimenticavo ho preso molti enzimi (WOBENZYM ® N).



Cara Flavia,
sei stata bravissima. Ti sei già medicata da sola e a regola d'arte. L'unico consiglio che ti potrei ancora dare è quello di alleviare l'ematoma, spalmando un gel o un a pomata come la HIRUDOID ® o altro, basta che sia un rimedio che si usa per i disturbi venosi.
Complimenti e a presto con un caro saluto
Bianca

Vedi anche:
* Piccole ferite e contusioni
* Ricettario: Contusioni
* WOBENZYM ® N
* Ematomi

giovedì, giugno 22, 2006

Cistite recidiva

Santalo Una mia cliente scrive per la sua mamma:

buongiorno sig.ra Bianca,
le descrivo brevemente la situazione clinica della mamma: nel 1992 ha avuto un carcinoma squamoso dell'ano che non è stato operato, ma trattato localmente con radioterapia.

circa nel 2002, ha iniziato ad avere cistiti batteriche ricorrenti che ogni volta venivano trattate con l'antibiotico indicato per quel germe , ma puntualmente si ripresentavano. abbiamo consultato degli urologi che consigliavano di bere molto (cosa che la mamma fa) e cicli di antibiotici es.una bustina di monuril 1volta /sett., ma sospettano che, in seguito alla radioterapia, si siano creati dei microtraumi che consentono un continuo passaggio di materiale fecale dall'intestino alle vie urinarie. quindi un problema difficilmente risolvibile.

comunque ha avuto un notevolissimo giovamento dalle sue cure a parte i recenti episodi di dolore e bruciore acuto della durata di circa un'ora che si presentano una volta al giorno, a volte due, e a volte, per alcuni giorni, non compaiono affatto. quando compare questo disturbo, è necessario l'utilizzo di un antidolorifico (momendol, buscopan). la mamma usa costantemente il pannolone perchè non ha il controllo della minzione e ultimamente non urina più nel vater ma solo nel pannolone. nei mesi precedenti, sedendosi sul vater, riusciva, alcune volte al giorno, a svuotare completamente la vescica. aggiungo che soffre da anni di colon irritabile e da circa 2 anni di ostinata stitichezza e, nonostante dieta ricca di fibre, frutta e verdura e si muova abbastanza nei limiti delle sue possibilità, deve spesso ricorrere ad una tisana lassativa a base di erbe (senna, malva,acacia, anice verde, finocchio, asparago, melissa) che acquisto in farmacia.
la saluto cordialmente.
gloria


Buonasera Gloria,
la grazio per avermi dedicato così tanta attenzione nella descrizioni dei disturbi della sua cara mamma.

Alla cura dell'olio eterico di sandalo, che sicuramente ha dato un po' di sollievo a sua mamma, aggiungerei un paio di altre riflessioni che le potrebbero essere abbastanza utili:

Cistite:
mantenere la goccia di olio eterico di sandalo giornalmente (come lo fa già preventivamente). In caso di un attacco di cistite acuta però aumentare il dosaggio fino a 5 gocce 2 volte al giorno per la durata di 3 settimane.

Germicide urogenitale topico:
per evitare il più possibile la contaminazione di batteri, dovuti al passaggio di materiale fecale dall'intestino alle vie urinarie, proporrei un antimicotico. Quest'ultimo sarebbe un olio da spalmare giornalmente sulla regione dell'ano fino alla vagina e da mettere anche un paio di gocce sul pannolone.
Rp. Germicide urogenitale
Aeth. Melaleucae 1.0
Aeth. Lavandulae 1.0
Aeth. Myrrhae 0.5
Aeth. Benzoae 0.5
Aeth. Chamomillae 0.1
Ol. Nigelae sat. 10
Ol. Oenotherae b. ad 30
D.S. Applicare poche gocce da 1... 3 volte al giorno sulle zone infettate in direzione vaginale => anale.
Tutto ciò servirebbe a disinfettare e a combattere i microorganismi che non sono desiderati in quella regione del corpo (nell'intestino invece potrebbero essere utili).

Per gli altri disturbi come il colon irritabile, la stitichezza, l'incontinenza è meglio curarli dopo che abbiamo risolto il disturbo della cistite recidiva e le contaminazione di batteri anali e vaginali.

Sull'argomento dell'alimentazione ci sarebbe molto da dire. Comunque è meglio non darle troppe fibre perchè sono difficili da digerire, le verdure e la frutta devono essere mangiate cotte e mai crude: 3 minuti nell'acqua bollente basta. Anche questo tema lo tratteremo poi in seguito. Se avesse qualche ulteriore domanda in merito sono sempre disponibile. Se fosse interessata ad approfondire l'argomento abbiamo messo a disposizione del pubblico un sito : www.pforster.ch e sotto dietetica, nutrizione e alimentazione potrà trovare delle risposte in merito.

Spero di averle, almeno parzialmente, dato una risposta e rimango a sua disposizione per qualsiasi bisogno.
I miei cordiali saluti
Bianca

Fonte:
Malattie urinarie: lucidi
Malattie urinarie: dispensa

Allergia multipla, neurodermite

AllergieUna mia cara collega mi scrive:

Cara Bianca,
Per una mia paziente con sintomi allergici ti chiedo un Tuo consiglio:
Anni : 13 anni
sesso : F



Sino dalla nascita ha presentato i seguenti sintomi:
- Raffreddore da Fieno
- Asma
- Eczema
Le zone maggiormente colpite sono sempre intorno al collo, la nuca, le giunture come nell'incavo degli avambracci e ginocchia:
- Principalmente in primavera
- Durante l'estate và e viene
- Durante l'inverno è meglio
Ha provato dei rimedi come una dieta Chinesiologica senza grano senza zucchero, prende latte di Capra. Cura Omeopatica terminata 20 giorni fa'. Non vuole prendere il Cortisone perchè non risolve la causa. Spero vada bene per il momento. Ho pensato di proporre i Tuoi rimedi rc. 2610, 2397 e 4078
Ti saluto caramente, Barbara


Cara Barbara,
come ben sai nella medicina popolare la cura delle malattie allergiche non è molto diversa dalle cure ufficiali: è solo orientata verso altri rimedi antiistaminici, antiedematici, antiinfiammatori, prostaglandinoregolatori. Infatti, le cure (ufficiali e popolari) delle malattie allergiche, (causate da un'ipersensibilità di una parte immunitaria), si limitano per ovvi motivi a mitigarne i sintomi.

Raffreddore da fieno (rinite allergica)
Le riniti possono essere di tipologie molto diverse: irritative, infettive, vasoreattive e anche allergiche come nelle diverse forme di allergie ai pollini raffreddore del fieno. Le forme allergiche sono difficile da distinguere da quelle non allergiche, ma le prima seguono sempre la fioritura di una determinata pianta.
L'approccio curativo consiste nelle seguenti misure e rimedi:
- evitare possibilmente l'allergene
- mitigare l'infiammazione (pruriginosa) con antiistaminici come l' Ol. Nigellae sativae (rc. 4061: allergie & asma) ev. con prostaglandineregolatori p. es. Ol. Oenotherae.
- lavarsi i capelli (solo con acqua) prima di andare a letto per evitare la contaminazione dei cuscini co pollini

rc. 2610 Rinite allergica
Tinct. Sambucus niger 12
Tinct. Euphrasia diminuisce le secrezioni nasali
Tinct. Hydrastis
Tinct. Petasitidis aa ad 30 miorilassante
D.S. Ingerire da 2... 3 volte al dì 40 gocce (fino a 120 gocce) diluite in un po? d?acqua tiepida.

Asma allergica
rc. 2397 Asma allergica
Tinct. Ephedrae 5 simpatotonico*
Tinct. Lobeliae 5 aumenta la profondità respiratoria, vagotonico*
Tinct. Verbasci X espettorante
Tinct. Petasitidis ad 30 miorilassante
D.S. Diluire da 10 gocce 2 volte al giorno in un po? d?acqua tiepida. Alla sera ingerire fino a 20 gocce.
* nelle ricette per le allergie si combinano spesso i simpatotonici e vagotonici per mitigare gli effetti collaterali.

Eczema allergica
Per migliorare l'eczema all'oleum di Nigellae e a quello di Oenotherae aggiungerei un poche gocce di Aeth. Lavanda per disinfettare e cicatrizzare le zone colpite, una protezione ultravioletta (p. es. ossido di zinco, non penetra e non disturba, la flora dermica) e un paio di gocce di Aeth. Camomilla blù per curare l'infiammazione dermica, p.es. secondo la seguente ricetta:

rc. 4078 Eczema allergica
Ol Nigellae 80 antiallergico
Ol Oenotherae 20 prostaglandineregolatore
Aeth. Lavandulae gtt. XX disinfettante
Aeth. Matric. camom. gtt. X antiinfiammatorio
Oxidi Zinci crudi 5 protezione UV
D.S. Applicare qualche goccia sulle parti colpite parecchie volte al giorno.

Ti proporrei di iniziare così e con dei piccoli dosaggi per osservare il decorso del disturbo della tua giovane cliente. Poi si vede, se ev. è indicata anche una desensibilizzazione con il proprio sangue. Nel frattempo ti auguro una bella giornata
Bianca Buser

Fonte: Tutoria Medicina popolare: Gruppo di lavoro corporeo Allergie

mercoledì, giugno 07, 2006

Fibromi nel seno

Mammafibromi
Cara Bianca,
Una domanda sui fibromi: esistono alternative all'intervento chirurgico?

Ho tre piccoli fibromi nel seno destro, di cui due risalgono a due anni fa e le loro dimensioni sono di ca. 1 cm e sono rimasti invariati. Ultimamente ho sentito un rigonfiamento in basso all'attaccatura del seno, lontano dagli altri due, ed ho pensato ad una infiammazione oppure che fosse dovuto alla sindrome premestruale dato che entrambe i seni erano gonfi e dolenti.

Sono stata ad un controllo dal ginecologo che ha effettuato un'ecografia. Si tratta di un nuovo fibroma che misura 2 cm ... Il dottore ha spiegato che i fibromi si sviluppano più facilmente in donne che non hanno mai avuto una gravidanza. Con mie parole (non esatte) ha spiegato che ad ogni ciclo le cellule del seno si preparano per la loro funzione dell'allattamento e se avviene la fecondazione la preparazione continua. Se ciò non avviene esse ritornano alla condizione precedente. Alcune volte questo meccanismo s'inceppa e invece di un ritorno si formano questi fibromi. Mi ha detto inoltre che sono da tenere sotto controllo ed eventualmente, se dovessero ingrandirsi troppo, fra qualche anno sarebbe opportuno toglierli chirurgicamente a scopo preventivo (per un esame ecografico pulito, dato che potrebbero coprire eventuali altre masse) e se danno fastidio (compressione).

Altre informazioni: ho già tolto tramite intervento un fibroma all'utero e anche mia madre ha avuto sia all'utero che al seno dei fibromi (dopo tre gravidanze).
Grazie Farfalla di campo.

Carissima,
purtroppo a tutt'oggi non abbiamo avuto un gran successo nelle proposte di cure contro i fibromi. Peter a suo tempo mi aveva trasmesso delle possibilità di come affrontare il problema:

* Fibroma - specifici:
sistemici:
- Olio di Oentherae (EPO) 2...4 gr
- Vit E 200...400 mgr
- B-Carotene 30.... 50 mgr

* Anti-Neoplastici tessuto connettivo:
topici:
- Benzoa (attenzione allergie) in Ol. Oenotherae ev. Ung. Symphyti (adeps suillus)
sistemici:
- Vit C con bioflavonoidi (vit. C-Komplex) 500 mg
- ev. Glutathion 100 mg

* evtl. equilibratore ormonale fitoterapico secondo il caso: bisogna regolare l'equilibrio estrogenico / gestagenico: pare che siano prevalenti i gestagenici:
- da evitare i "gestagenici" (progesteronici) come: Alchemilla, Lithospermum, Agnus castus, Achillea, mentre
- da usare gli estrogenici come Salvia, Meliloto, Cipresso, Crataegus, Cimicifuga

* limitare (non evitare) nella dieta:
- leguminacee, perchè sono "gestagenici"


Bianca

martedì, giugno 06, 2006

Zecca

Zecca
Una cara amica mi scrive:

Siamo stati in "montagna" questo Week-end (Verzasca, max. 700 mt. di altezza) e tornando ieri sera ho notato che avevo una zecca sotto il seno
destro. Non so quando si sia installata lì dato che non ho sentito niente. Per andare in cascina dobbiamo camminare circa 7 - 10 minuti a piedi e il sentiero passa nel bosco e alcuni spazi aperti dove c'è erba alta. Date le temperature di questo Week-end ero sempre ben vestita (canottiera, maglietta e giacca di pile). Non riesco a capire come sia arrivata lì e quando, dato che non avevo nessun disturbo! Siamo andati su sabato pomeriggio fino a Lunedì sera. Quando a casa stavo per entrare in doccia ho visto allo specchio una macchia scura: sembrava un brutto neo con escrescenze, ma poi ho notato che c'erano anche delle zampette. Mio marito voleva togliermela lui, ma io ho preferito andare al pronto soccorso.

* Malfidente. L'avrebbe fatto benissimo con una pinzetta e poi avrebbe disinfettato con la grappa; dandone un sorso anche a te contro lo spavento.

Lì mi hanno tolto la zecca disinfettato con il Betadine e fatto una iniezione di antitetanica. Mi hanno detto di non fare più nulla che non è necessario disinfettare ancora.
* Vanno sul sicuro con l'antitetanica, visto che l'hanno a disposizione , ma in questo contesto non ho mai sentito parlare di un'infezione tetanica. Il consiglio è ottimo: la disinfezione é stata effettuata e il sistema immunitario fa il resto.

Il rossore che c'è adesso dovrebbe sparire fra qualche giorno ...
* Si. E' come la puntura di una zanzara che provoca una liberazione istaminica locale.

... e devo solo controllare che fra 10 giorni/2 sett. non si sviluppi una irritazione, un eczema => in questo caso devo andare dal medico per un trattamento antibiotico.
* L'ipotesi é molto improbabile. E l'antibiotico contro un eczema è "mistico".

Secondo te devo fare qualcos'altro?
* Assolutamente niente. Dimentica l'episodio e non lasciarti prendere da paranoie giornalistiche. Le zecche in Verzasca non soffrono di borreliosi!
8=__Peter